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Asprone
danubiano,
Zingel zingel
(Linnaeus,
1766) |
Caratteri
meristici - Squame in serie longitudinale: 82-95 + 4-6. Pinna
anale: I-II/11-13. Prima pinna
dorsale: XII-XV. Seconda pinna dorsale: II/16-19½. Pinne ventrali: I/5. Numero cromosomico: 2n = 48.
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Descrizione -
Corpo slanciato a sezione trasversale ovale, compresso in senso dorso
ventrale nella regione anteriore, ed in senso laterale nella parte
posteriore. Testa grande e larga. In vista superiore il muso appare
appuntito con apice arrotondato. Bocca in posizione inferiore. Su labbro
superiore ed inferiore è presente una fila di papille cornee molto
ravvicinale alle file dentarie. Opercolo provvisto di una spina ben
sviluppata. Occhi piccoli, di poco sporgenti sul profilo superiore del
capo. Peduncolo caudale lungo e sottile. Squame ctenoidi, relativamente
piccole. Guance prive di squame. Vescica natatoria rudimentale. Due pinne
dorsali separate, più ravvicinate rispetto a Z. asper. Pinna
caudale biloba, con bordo leggermente incavato. Pinne pettorali e ventrali
grandi. Colore di fondo della livrea bruno giallastro, scuro sul dorso e
progressivamente più chiaro sui fianchi procedendo in direzione del ventre
bianco o bianco giallastro. Sulle parti superiori del corpo e sui fianchi
sono sparsi gruppi di melanofori scuri, aggregati in numerose piccole
chiazze di forma irregolare. Le macchiette sono spesso fuse a formare da 4
a 7 grandi chiazze o bande trasversali scure e di forma irregolare.
L'intensità della maculatura ed il numero di macchie decresce in direzione
ventrale. Pinne semitrasparenti di colore bruno giallastro o grigio, e con
membrane interradiali prive di maculatura. Le pinne ventrali sono di
colore salmone chiaro.
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Dimorfismo
sessuale - Non evidente.
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Habitat
e abitudini
- Specie tipica di acque fresche, diffusa nel corso principale di
fiumi e torrenti, rispetto a Z. streber predilige corsi d'acqua a
portata maggiore. Reofila obbligata, necessita di fondali a substrato
roccioso o misto a pietre, massi, sabbia e ghiaia. Frequente nelle zone
più profonde a corrente moderata, con velocità vicino al fondo di circa 20
- 30 cm s-1 (Zauner, 1996). Di abitudini stanziali, tende a rimanere nel
luogo di residenza, allontanandosi soltanto per la ricerca di luoghi
adatti alla frega. Gli esemplari sono moderatamente gregari, si spostano
in piccoli gruppi formati da esemplari di taglia simile. Specie bentonica
e fotofoba, trascorre le ore centrali del giorno nascosta tra le rocce e
le pietre del fondo. La massima attività si registra durante le ore
crepuscolari e notturne o in giornate di cielo coperto. Gli esemplari di
questa specie sono in grado di muovere gli occhi in direzioni diverse in
modo indipendente.
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Alimentazione - La dieta comprende una vasta
camma di
invertebrati bentonici, piccoli pesci,
avannotti ed uova di altre specie. Gschott (1944) segnala vermi, molluschi
(Limnaea, Planorbis, Sphaerium, Pisidium),
larve di insetti (chironomidi, efemerotteri e tricotteri), e crostacei (Asellus
e Gammarus), tra le prede preferite dalla specie.
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Riproduzione - A seconda delle condizioni
climatiche dell'anno in corso, e della portata dei fiumi, il periodo di
frega cade in marzo - aprile. Zauner (1991) riporta che nel Danubio la
frega di Z. zingel avviene alla metà del mese di aprile. La
riproduzione si svolge in acque basse, correnti e ben ossigenate, a
substrato duro o misto a pietre, ciottoli e ghiaie. I gruppi in frega sono
formati da una femmina seguita da numerosi maschi. La fecondità non è
molto elevata, le femmine più grandi possono deporre fino a 6.000 uova per
stagione (Labonte, 1904). Le uova hanno diametro di circa 1.5 mm, sono
fortemente adesive ed aderiscono al substrato fino alla schiusa. Non
esistono cure parentali. Gli avannotti sono bentonici e si cibano di
piccoli invertebrati.
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Accrescimento e resilienza - Tempo minimo di
raddoppiamento della popolazione, basso: 4.5-14 anni. Lunghezza massima
segnalata: 600 mm TL. Peso massimo pubblicato: 1.000 g. Taglia più comune:
300 mm TL; 200 g.
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Predatori,
parassiti e malattie - Specie soggetta a malattie virali e
batteriche. Ospite di varie specie di parassiti, tra i quali ci sono vermi nematodi
e cestodi, acantocefali, protozoi, e
crostacei. Esemplari feriti e/o malati possono contrarre infezioni
micotiche. La specie è generalmente preda di uccelli ittiofagi (cormorani, trampolieri,
svassi)
e di grandi pesci predatori (trote, siluri, lucci). Uova, larve ed
avannotti possono essere attaccate da insetti acquatici, larve di
insetti, ed altri invertebrati.
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Status
della specie - Relativamente comune in gran parte del suo areale.
La specie necessita di acque pulite a forte corrente per sopravvivere,
pertanto alcune popolazioni sono scomparse dopo la creazione di dighe che
hanno regimato la portata dei fiumi, o sono entrate in declino a causa di
importanti fenomeni di inquinamento. In ogni caso attualmente la
situazione sta migliorando. All'interno dell'area di distribuzione della
specie i livelli di inquinamento sono in calo e si è quasi interrotta la
costruzione di dighe ed altri sbarramenti invalicabili ai pesci. Per
questi motivi la specie non viene ritenuta in pericolo o prossima ad
entrare in pericolo.
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Protezione - La
specie è protetta da disposizioni dell'Unione Europea e dei governi
locali. Z. zingel è elencata in Appendice III
della Convenzione di Berna sulla protezione della fauna. Nella Lista Rossa
IUCN (International Union for Conservation of Nature and Natural Resources),
Z. zingel è inclusa tra le specie a basso rischio (LC, Least
Concern).
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Valore
economico - Specie di interesse naturalistico (endemismo
danubiano). Non ha nessun valore economico.
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Pesca - Nessun interesse per pesca sportiva e professionale. Viene accidentalmente catturata
durante la pesca ad altre specie. In alcuni paesi è fatta oggetto di
bracconaggio per consumo personale.
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