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Pesce persico o persico reale,
Perca fluviatilis, Linnaeus 1758 |
Caratteri
meristici - Squame in serie longitudinale: 56-77. Squame sopra la
linea laterale: 7-10. Squame sotto la linea laterale: 12-21.
Branchiospine: 14-25. Vertebre: 39-42. Prima pinna dorsale: XIII-XVIII. Seconda pinna dorsale:
I-III/13-15. Pinna anale: II/8-10. Pinne pettorali: 11-17. Pinne
ventrali: I/5-6.
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Descrizione
- Corpo allungato, a sezione trasversale ellittica, con altezza
massima all'altezza dell'attacco della prima pinna dorsale. Area nucale
rilevata in una gibbosità predorsale, molto marcata negli adulti di taglia
maggiore e negli esemplari senili. Testa grande e robusta, con muso breve
e bocca in posizione terminale. Occhio relativamente grande, in vista
laterale non tocca il profilo superiore del capo. Apertura orale ampia,
con mascellare esteso posteriormente fino circa all'altezza del centro
dell'orbita. Denti piccoli e numerosi, distribuiti su mascelle, vomere e
palatini. Opercolo dotato di una robusta spina, prolungata all'indietro.
Preopercolo con bordo posteriore dentellato, e varie piccole spine sul
bordo inferiore. Presenza di 7 raggi branchiostegi. Branchiospine di
lunghezza variabile in rapporto alla dieta, sono più brevi negli esemplari
che si nutrono di pesce, più lunghe nelle popolazioni che si cibano di
zooplancton. Squame ctenoidi piccole, profondamente inserite nel derma. Le
squame sono presenti anche sopra guance ed area opercolare. Linea laterale
non estesa fino alla base della caudale. Vescica natatoria a compartimento
unico, lunga circa un terzo della lunghezza totale. Stomaco provvisto di
tre appendici piloriche. Intestino a forma di S, con grande
circonvoluzione anteriore. Due pinne dorsali contigue. Pinna caudale
biloba, nettamente incisa, con apici a punta. Livrea variabile a seconda
dell'ambiente e dello stato fisiologico dell’esemplare. Colore di fondo
verde oliva, verde brunastro o grigio verdastro, più scuro sul dorso e
sulla parte superiore della testa, progressivamente più chiaro sui fianchi
in direzione del ventre grigio biancastro. Sui fianchi sono presenti da 5
a 7 bande scure trasversali. L'intensità delle strisce decresce
ventralmente. Sulle squame sono presenti cromatofori che donano alla
livrea iridescenze argentee o bronzee. Pinne con membrane semitrasparenti
di colore grigiastro. Sulle membrane della parte posteriore della prima
pinna dorsale è presente una grande macchia scura. Una leggera maculatura
formata da punti scuri disposti in modo irregolare può essere presente
sopra i raggi in quasi tutte le pinne. Pinne pettorali trasparenti con
riflessi grigio giallastri, di solito prive di macchie. Pinne ventrali e
pinna anale traslucide, di colore rosso o arancio più o meno marcato.
Pinna caudale generalmente di colore grigio più o meno scuro, in alcune
popolazioni o durante la stagione di frega può assumere una tinta
rossastra, generalmente più marcata dal basso verso l'alto.
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Dimorfismo
sessuale - Poco
evidente. Le femmine sono generalmente più grandi rispetto ai maschi della
stessa classe di età. Nel maschio le pinne pari sono più lunghe e hanno
colore più acceso.
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Habitat
e abitudini
- Specie tipica di fiumi, laghi e stagni di pianura o pedemontani.
Vive di preferenza in bacini con acque moderatamente fredde, a corrente
moderata od assente, ben ossigenate e provviste d’abbondante vegetazione
sommersa. Predilige fondali rocciosi, ma si incontra anche su substrato
sabbioso o fangoso. Frequente in aree ricche di ostacoli sommersi. Le
condizioni di habitat ottimali per la specie sono rappresentate dalle
acque chiare e fresche, di media profondità, di bacini mesotrofici con
abbondante presenza di pesce foraggio. La torbidità è un fattore limitante
per questa specie che caccia a vista. La temperatura letale è a 33.5 °C,
sopravvive solo poche ore con temperature dell'acqua di circa 31 °C, ed
evita acque con tenore di ossigeno inferiore a 3 ml/l (Collette et al.,
1977). Moderatamente eurialina, è in grado di tollerare concentrazioni di
saline non superiori al 10-12‰, colonizza anche lagune ed il tratto
finale dei fiumi, spingendosi in acque costiere a bassa salinità nel mar
Baltico, mar Caspio, e mar Nero. Di indole gregaria forma branchi
generalmente formati da esemplari di età e taglia simile. Il numero di
esemplari per branco è di solito compreso tra 50 e 200 unità, ma sono
stati anche segnalati branchi di migliaia individui. I pesci si radunano
alle prime luci dell'alba e si disperdono al tramonto per fare ritorno
alle zone di riposo notturno. La vita in branco aumenta hanno possibilità
di catturare il pesce ferito. I branchi attendono il passaggio delle prede
per gettarsi all'inseguimento. A differenza del luccio, il persico
continua ad inseguire la preda dopo aver fallito il primo attacco. Nei
laghi e nei fiumi di grandi dimensioni (oltre 90 km) i branchi possono
compiere brevi spostamenti, ma in genere dimostrano una notevole tendenza
stanziale. Migrazioni stagionali si verificano per spostarsi dai siti di
alimentazione verso le aree di frega o di svernamento. Spesso nei laghi
coabitano stock con morfologie ed abitudini alimentari diverse, a volte
anche con tempi e siti di riproduzione differenti. In diversi bacini si
può osservare una forma di piccola taglia con livrea scura, a crescita
lenta, gregaria, che si alimenta in branco lungo i canneti predando
principalmente crostacei, ed una forma di grande taglia, chiara, a
sviluppo rapido, solitaria e piscivora, che staziona in acque aperte.
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Alimentazione - Le postlarve si cibano
di zooplancton, come rotiferi, dafnie, crostacei copepodi. Dopo avere
raggiunto la taglia di circa 20 mm, gli avannotti passano ad alimentarsi
di larve d'insetti, crostacei, molluschi, sanguisughe, vermi e di altri
avannotti. Generalmente durante la prima estate, gli immaturi stazionano
in acque basse litorali cibandosi di organismi bentonici. La crescita è
più rapida se sono disponibili pesci e gamberi. Il pesce diventa
predominate nella dieta quando gli esemplari raggiungono taglia compresa
tra 100 e 250 mm SL. Gli esemplari di alcune popolazioni a crescita lenta
si cibano di plancton fino a 2 - 3 anni di età. Il cannibalismo è
comune. I livelli di massima alimentazione e di crescita vengono raggiunti
in estate, mentre in autunno scendono a livello di mantenimento (Collette
et al., 1977; Popova and Sytina, 1977). Nel bacino del mar Caspio, le
prede preferite di P. fluviatilis sono rappresentate da esemplari
di Rutilus rutilus, Blicca bjoerkna, Pungitius
platygaster, e di gobidi (Makarova, 1986).
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Riproduzione - La stagione comincia
quando la temperatura dell'acqua supera i 6 °C, da febbraio a luglio, a
seconda di latitudine, altitudine, e delle condizioni climatiche dell'anno
in corso. Ovviamente per le popolazioni introdotte nei bacini
nell'emisfero meridionale il periodo è invertito. Anche se la
temperatura è il fattore principale che condiziona il periodo di frega, il
verificarsi di piene primaverili è importante nelle popolazioni di grandi
fiumi che si riproducono sopra la vegetazione delle aree inondate. I riproduttori si
riuniscono in branchi che possono compiere brevi migrazioni per
raggiungere le aree di frega. I maschi precedono di alcuni giorni o settimane
l'arrivo delle femmine sulle aree di riproduzione, e vi restano più a
lungo dopo la deposizione. Le popolazioni di acque salmastre migrano in acqua
dolce per riprodursi. L'accoppiamento si svolge in gruppi composti da una
femmina e diversi maschi. La femmina nuota in cerchio sopra l'arena di
frega seguita da un maschio, mentre gli altri maschi restano stazionari.
Le uova vengono emesse in un unico filamento gelatinoso mentre la femmina
nuota piegandosi a U e descrivendo spirali in senso orario. Il processo di
deposizione e fecondazione è rapido, dura circa
5 secondi. Dopo la fecondazione il cordone di
uova si ripiega impigliandosi aderendo al substrato. Il filamento ha forma
cilindrica, è lungo fino a 3.75 m, spesso circa 380 mm, e largo 80 mm. La
struttura protegge le uova da predatori, infezioni fungine, essiccamento,
danni meccanici e dal soffocamento da parte dei sedimenti. Le uova sono
giallastre ed hanno diametro di circa 2.5 mm. La fecondità aumenta con
l'età e dipende dalla disponibilità alimentare, può raggiungere le 300.000
uova. La femmina depone una sola volta per anno. Non esistono cure
parentali. Lo sviluppo embrionale richiede circa
2-3 settimane. Alla schiusa le larve misurano circa 4-5 mm, fino al
completamento dell'assorbimento del sacco vitellino giacciono tra le
asperità del fondale o vengono trasportate dalla corrente. Le larve attive
hanno fototassi positiva, sono pelagiche e si alimentano di organismi
planctonici.
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Comparison between
the linear growth of various populations of perch (River. Ticino:
Graia, 1999; lake Trasimeno:
Lorenzoniet al., 1996; lake
Piediluco: Lorenzoni et al., 1996; lake Monate: Jamet et al,
1990). |
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Confronto tra
l’accrescimento lineare di varie popolazioni di persico reale (F.
Ticino: Graia, 1999; L Trasimeno: Lorenzoni
et al., 1996; L. di
Piediluco: Lorenzoni et al., 1996; L. di Monate: Jamet et al,
1990). |
Accrescimento e resilienza - Tempo minimo di
raddoppiamento della popolazione, medio: 1.4-4.4 anni (K=0.1-0.17; tm=2-3; tmax=22; Fec = 15.000). Generalmente la
maturità sessuale viene raggiunta dai maschi tra il primo ed il secondo
anno di vita, dalle femmine tra il secondo ed il quarto. Tuttavia alcuni
maschi possono maturare al primo anno ed altri tardare fino al terzo. Dopo
i primi anni le femmine crescono leggermente più velocemente rispetto ai
maschi. In ambienti eutrofici l'età della prima maturità può essere
precoce, per il tasso di crescita elevato dovuto a disponibilità di cibo
maggiore. In differenti habitat all'interno dello stesso bacino, alcuni
stock possono mostrare tassi di crescita diversi e sviluppare differente
morfologia. La velocità di accrescimento della specie è stata da noi
studiata per la popolazione del bacino artificiale di Montedoglio (Arezzo,
Italia) durante la realizzazione della Carta delle Vocazioni Ittiche 2004,
L’accrescimento della specie in questo bacino lacustre è risultato
relativamente elevato, gli esemplari di classe 1+ in media
misuravano 100 mm SL, 160 mm SL alla classe 2+, 210 mm a 3+, fino a
raggiungere circa i 290 mm SL al 5° anno. Lunghezza massima segnalata: 600
mm SL. Peso massimo pubblicato: 475 g. Taglia più comune: 250 mm TL. Età
massima segnalata: 22 anni.
In ambienti particolarmente favorevoli,
come alcuni laghi della Nuova Zelanda, dove la specie è introdotta, gli
esemplari raggiungono facilmente la taglia di circa 500 mm TL ed il peso di 5.000 g.
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Predatori,
parassiti e malattie - Specie soggetta a malattie virali
(Rhabdovirus) e batteriche, Ospite di varie specie di parassiti.
Esemplari di P. fluviatilis catturati nel bacino del mar Caspio,
sono risultati infestati dal protozoo Trypanosoma percae, da larve
del nematode Eustrongylides excisus, e dall'anellide Piscicola
geometra (Mokhayer, 1976b). Altri comuni parassiti sono i crostacei Argulus foliaceus e Achtheres percarum, l'irudineo
Ichthyobdella percae, ed il verme cestode Diphyllobothrium latum.
Esemplari feriti e/o malati possono contrarre infezioni micotiche. P. fluviatilis
è preda di uccelli ittiofagi e di pesci, come grandi ciprinidi, lucci,
lucioperca, siluri e salmonidi. L'aumento delle popolazioni di cormorani è spesso
alla radice del calo della
specie in molti bacini. Uova, larve ed avannotti possono essere attaccate
da insetti acquatici, larve di insetti, ed altri invertebrati come
crostacei e sanguisughe.
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Status
della specie - Comune e localmente abbondante in tutta la sua area
di distribuzione, non sono note particolari minacce alla sua
sopravvivenza. Localmente alcune popolazioni sono entrate in declino a
causa della forte predazione da parte di cormorani (Phalacrocorax carbo),
specie ittiofaga in espansione in tutto il territorio europeo. Altri
elementi di minaccia sono inquinamento, eccessivo prelievo idrico,
sbarramenti fluviali invalicabili, ed interventi di regimazione idrica
effettuati senza utilizzare criteri di ingegneria ambientale. La specie è
spesso oggetto di pesca illegale effettuata localmente per consumo
personale.
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Protezione - In
molti paesi esistono misure di protezione come misura minima e periodi di
divieto, e vengono effettuate regolari semine di materiale prodotto in
cattività per reintegrare gli stock selvatici.
Nella Lista Rossa IUCN (International Union
for Conservation of Nature and Natural Resources),
P. fluviatilis
è inclusa tra le specie a basso rischio (LC, Least Concern).
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Valore
economico - Notevole interesse commerciale. La specie è
oggetto di allevamento a scopo alimentare e per la produzione di esemplari
da semina per fini alieutici. Le carni saporite, lievemente rosate, sono
molto apprezzate anche se piuttosto ricche di spine. Viene
commercializzata fresca (intera o in filetti), congelata, e affumicata.
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Pesca - Oggetto di intensa pesca
commerciale, viene catturata impiegando reti, nasse e bilance. La specie
riveste un notevole interesse sportivo per i pescatori sportivi che la
insidiano principalmente con canne fisse o a mulinello, armate con esche
naturali od artificiali.
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